
di cosa mi occupo

ansia e tristezza
Siamo nell'epoca dell'ansia. Molti si fanno per conto proprio la diagnosi di depressione. Tante persone mi dicono "dottore sono depresso/a". Al termine del primo incontro a volte dico "sì effettivamente la depressione c'è". Ma molto più spesso chiedo al mio interlocutore se conosce la tristezza ed è in grado di discernerla dalla depressione come grave forma di malattia. Ebbene, in molti credono che essere tristi voglia dire essere depressi. La tristezza è una condizione umana che esiste in tutti a momenti alterni a seconda di quello che ci succede, di come viviamo, di quello che facciamo. Chi non si è svegliato una mattina pensando "caspita come sono felice oggi! Finalmente ho raggiunto la felicità! Sarà sempre così tutti i giorni!" E poi il pomeriggio stesso magari ci si sente a terra e si abbandona per sempre l'idea della felicità perenne. Alla base di questa distorsione manca la consapevolezza dei propri meccanismi di pensiero.

un piccolo manuale di cui sono co-autore su alcuni disagi della mente
Valutazioni Neuropsicologiche per rinnovo patenti e stimolazione cognitiva
Nella mia carriera ho avuto modo di lavorare come ricercatore in un importante centro per le demenze occupandomi di riabilitazione. Ho anche pubblicato diversi articoli su questo argomento.
Ho acquisito una buona competenza in ambito valutativo neuropsicologico anche finalizzato al rinnovo della patente. Sono accreditato come esperto in Neuropsicologia dall'Ordine degli psicologi della Lombardia.
La stimolazione cognitiva è un insieme di attività che aiutano a mantenere e sviluppare le capacità mentali. Si usa per prevenire o recuperare il declino cognitivo, in particolare nelle persone con demenza.
Scopo della stimolazione è migliorare l'autonomia e il benessere della persona, rallentare la perdita di abilità cognitive e favorire il mantenimento delle capacità residue.
Si realizza tramite esercizi che coinvolgono l'attenzione, la memoria, il linguaggio, l'orientamento e il calcolo.
Può essere utile in caso di demenza, traumi cranici, accidenti cerebrovascolari o malattie cerebrali croniche
Effectiveness of procedural memory stimulation in mild Alzheimer's disease patients: A controlled study
O. Zanetti, Gabriele Zanieri e altri
https://www.tandfonline.com/doi/abs/10.1080/0960201004200008

consulenza in momenti particolari
Non esiste il modo di vivere giusto. Esiste ciò che ci fa stare bene e ciò che ci fa stare male. Questa è l'unica alternativa. Quando viviamo soffrendo - per un lavoro o una relazione o qualsiasi altra situazione - spesso si rimane ingabbiati nelle trappole del pensiero. Ci si dice da soli che le cose dovrebbero essere diverse ma poi non si sa come uscirne e si torna a vivere come si è sempre fatto. Iniziare a farsi le domande utili a sbloccare questa situazione è uno dei possibili lavori da compiere assieme ad uno psicologo. I pensieri sono spesso alla base del nostro malessere ed imparare a riconoscere come nascono, come prendono forma e come ci guidano è alla base della liberazione dalle proprie trappole mentali.

lutto
Qualcuno ha scritto che se non c'è cura per la morte, ci si può prendere cura della profonda tristezza che avvolge chi rimane. Non esiste "il modo giusto" di vivere un lutto. Certo è che le cose non saranno più come prima e per certi versi il lutto si porta sempre con sé. E' inevitabile e profondamente umano. Chi non lo pensa è perché non ha mai sperimentato una perdita e sovente dà superficiali consigli a chi è in lutto. C'è tuttavia un tempo in cui può essere fondamentale affrontare la perdita con un professionista. C'è anche un lutto che a volte può essere così soffocante e doloroso da essere considerato patologico. Quando tutto si ferma e non esiste più un domani ma solo il passato. Questo è un momento in cui chiedere aiuto può fare la differenza per la propria vita.

Psicologia del benessere/mindfulness e tecniche di rilassamento
Queste tematiche sono intimamente legate al concetto di psicologia del benessere. Tutti ne parlano. Mai come in questa epoca si sente il bisogno di riuscire a tirare il fiato per trovare pace dentro di sé. Lo stress, genericamente inteso, è diventato la spiegazione di qualsiasi malessere non medicalizzato. Biblioteche, centri estetici e palestre non mancano di proporre corsi di relax e meditazione. Ognuno offre un percorso di benessere che, se pur utile, è fine a se stesso.
Nella mia pratica utilizzo alcuni esercizi della tecnica del training autogeno che ho imparato essere utili in determinate situazioni. Il Training Autogeno è una tecnica corporea e psicologica al contempo che induce nella persona uno stato di rilassamento psicofisico.
La Mindfulness invece è una pratica di meditazione mutuata dall'oriente e trapiantato nella psicologia e medicina. Si tratta di "osservare ciò che accade mentre sta accadendo" portando l'attenzione sui propri pensieri. Alla base della psicologia che applico, oltre all'ascolto, al colloquio, alla riformulazione dei problemi, c'è la discussione e l'osservazione dei propri pensieri quando questi siano i portatori del malessere. La pratica della Mindfulness inserita in tale discorso diventa importantissima. Letteralmente si impara a "non fondersi" con i propri pensieri (defusione) e a provare a vivere secondo i propri valori.

malattia fisica
Quando arriva una malattia fisica tutto cambia. Il senso di quotidianità si rompe. C'è una vita prima della malattia e una vita dopo la diagnosi di malattia, psicologicamente così lontane che pare impensabile, dopo, aver vissuto un prima. Il corpo cambia, la mente cambia, le relazioni cambiano. Soprattutto il senso del tempo cambia. Alcune reazioni sembrano così travolgenti da darci l'idea di avere qualcosa che non va dal punto di vista psicologico. Eppure, se si conoscono possono essere affrontate senza avere l'idea del tutto soggettiva di impazzire: shock, rabbia, tristezza, domande del tipo "perché io?" sono vissuti ricorrenti in chi attraversa una malattia fisica.
Non solo la persona che viene colta dalla malattia attraversa questi pensieri ed emozioni ma anche la famiglia o chi è vicino. Sono spesso queste le persone che domandano un supporto.